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Benvenuti al Nord: la conferenza stampa di presentazione

13/01/2012 | News |
Benvenuti al Nord: la conferenza stampa di presentazione

In una sala dell’Hotel Visconti di Roma, si è tenuta questa mattina la conferenza stampa di presentazione del film Benvenuti al Nord, atteso sequel della pellicola di grande successo Benvenuti al Sud. Erano presenti il regista Luca Miniero, gli interpreti Claudio Bisio, Alessandro Siani, Valentina Lodovini, Nunzia Schiano, Nando Paone, Giacomo Rizzo e Paolo Rossi, presenti anche Umberto Scipione autore delle musiche, Fabio Bonifacci autore del soggetto e della sceneggiatura insieme a Miniero, Giampaolo Letta per Medusa Film e Riccardo Tozzi per Cattleya, Carlo Rossella Presidente di Medusa. Guest star la cantante Emma Marrone interprete di due brani inseriti nel film “Maledetto quel giorno” e “Nel blu dipinto di blu”.
Il film uscirà nelle sale il 18 gennaio distribuito da Medusa Film in più di 800 copie.
Ecco cosa hanno raccontato.

Una domanda per il regista Luca Miniero. Che fine hanno fatto le valigie piene di cibarie che la mamma consegna ad Alessandro Siani in partenza per il nord e che poi spariscono dal film e la mozzarella che Bisio porta a casa per l’arrivo di Siani a Milano?
Miniero: Nel film tutti erano arrabbiatissimi per la sorte delle valigie e alla fine ho pensato sarebbe meglio fregarsene di queste cose. E’ normale che nei film accadano queste cose, nelle commedie è più importante un sorriso.

Venite da un film precedente che ha avuto un successo strepitoso, da Claudio Bisio vorrei sapere cosa ti ha divertito di più, da Valentina Lodovini vorrei sapere come si è evoluto il tuo personaggio (la moglie di Siani) con la maternità.
Bisio: Siamo sereni perché è un bel film, voglio sottolineare che per la prima volta è un film originale a partire dal soggetto e dalla sceneggiatura. Questa volta nessuno potrà dire che è uguale a un altro film come per Benvenuti al Sud. Ringrazio il napoletano Luca Miniero che mi ha fatto riscoprire una Milano che non conoscevo, quando mi hanno detto che giravamo all’Isola, che è un quartiere di Milano che non frequento più da anni, mi sono sentito stimolato. Il film mi ha fatto scoprire una Milano importante anche ha un punto di vista fotografico, l’Isola è un quartiere che si è trasformato, aveva queste piccole case popolari e ora sta diventando una piccola Manhattan con questi grattacieli che hanno costruito per l’Expo.
Lodovini: Il mio personaggio di Maria è il motore che manda Mattia al nord, con un figlio c’è una crisi. E’ come se lei avesse due creature: Edinson e Mattia. Avere un figlio con le necessità che comporta è stata un’esigenza di sceneggiatura.

Una domanda per Siani: quanto il grande Massimo Troisi è un tuo punto di riferimento?
Siani: Quello di Mattia è un personaggio vicino ai sentimenti e Troisi era il comico dei sentimenti, è stato un maestro, un personaggio irripetibile, irraggiungibile, anche la libertà che mi ha dato Miniero, è stata importante. Quando si improvvisa sui sentimenti delle volte si può essere patetici o ridicoli ma la scena in cui io accosto la mano alle orecchie del bambino come se fossero una conchiglia mi è venuta spontanea. In quella scena siamo riusciti a creare un’emozione. Sono lontano da una figura unica come Massimo Troisi, è un po’ come se lui fosse Maradona e io Lavezzi.

La commedia spesso anticipa i tempi, ha una visione preveggente della società. Visto quello che succede al terribile Palmisan vuol dire che nel 2012 Marchionne verrà licenziato?
Siani: Volevo mostrare un aspetto di Milano sommerso sotto la Milano produttiva che però esiste. È un stato lavoro archeologico, una Milano che dà calore che si contrappone alla Milano produttiva. Il nord per niente facile per un meridionale riesce però a dare opportunità di crescita.

Per Luca Miniero. La scena dell’arrivo dei  meridionali alla stazione di Milano ricorda “Totò e Peppino e la malafemmina”, ci hai pensato? Dany Boon ha visto il film e potrebbe pensare a un remake?
Miniero: C’è una similitudine col film di Totò, ma oggi è tutto diverso. C’è poi un dato comune perché i meridionali hanno convinzione che il caffè al nord sia più cattivo e si portano ancora la Moka dal sud.
All’altra domanda possono rispondere meglio Tozzi o Letta.
Tozzi: Dany Boon non ha ancora visto il film, forse penserà a un remake.

Per Bisio e Siani. Tutti e due venite da grandi successi, vi adattate al copione o cercate di aggiornarlo, di metterci del vostro?
Bisio: Sicuramente questo film è il massimo della sintesi di comicità, questa volta sia io che Alessandro abbiamo seguito passo passo la sceneggiatura, per esempio la moto Morini è un nostro ricordo di gioventù. Questo film è per la mia carriera la ‘summa’ di tutto quello che mi piace fare al cinema, è una commedia intelligente, scritta bene e molto divertente. Questa volta sono più a fuoco che in altri film, non ho divagato e mi sembra di aver dato il meglio.
Siani: Il film dà la possibilità di fondere la risata col sentimento, quando si fa un film del genere ci sono gli stessi intenti. Già sapevamo quello che non volevamo fare, cioè non fare una commedia volgare e che andasse troppo nel grottesco. Quello che portiamo noi meridionali al nord e viceversa è l’umanità dei personaggi e questa è una cosa che non ha confini.

Una domanda per Nunzia Schiano sul suo personaggio di mamma del protagonista meridionale.
Nunzia Schiano: Questo personaggio ti fa ridere perché ha una grande umanità, ho attinto da  mia madre e da mia nonna, c’è tanto del mio mondo, del mondo di una donna del sud che non dimentica le sue origini. Nel momento in cui non abbiamo di nessun legame col passato non abbiamo più niente da dire.

Una domanda per Emma Marrone. Come ti sei inserita in questo film?
Emma Marrone: Per me è stato un viaggio sensoriale. Sono fortunata, la possibilità di stare con questi personaggi è stata una grande emozione. Come oggi, stare seduta accanto a un attore come Nando Paone per me che ho adorato e continuo a rivedere il dvd dello spettacolo “E fuori nevica” è un grande onore, mi sento bene dentro, ho visto come si lavora un film, forse ho avuto modo di avere amici nuovi, di ridere e pensare che siamo delle persone fortunate.  Ho visto il film e ho riso di gusto, il film è un prodotto artistico che va ammirato e gustato. Poi voglio dire due cose sul sud: il caffè è davvero migliore al sud e le valigie che la mamma prepara con il cibo da portare al nord sono una cosa vera. La mamma del sud è quella che ancora ti prepara il panino, mia mamma fino a poco tempo fa ancora mi preparava il panino all’ultimo anno di scuola.

Una domanda per  Valentina Lodovini. Come hai costruito la tua donna del sud, anche a contrasto con la donna del nord interpretata da Angela Finocchiaro?
Lodovini: E’ stato un lavoro intellettuale, sono rimasta fedele alla sceneggiatura, l’unica cosa su cui ho “rotto” è stato che nella sceneggiatura la mamma era l’unica a credere in Mattia ma anche io, che lo amo e sono sua moglie, volevo credere in lui.

Una domanda per Miniero e Bonifacci sulla sceneggiatura. Quanto è stato difficile  lavorare sugli stereotipi del nord e far ridere?
Fabio Bonifacci: I pregiudizi sul nord esistono e sono anche meno interessanti e forti di quelli sul sud, abbiamo lavorato tecnicamente cercando questa “sorpresa”, Mattia va al nord, tutti gli ripetono i pregiudizi sulla gente del nord e lui non ci crede. L’effetto comico è che Mattia arriva e scopre che pregiudizi sul nord sono veri. E poi ci siamo inventati questo “progetto pilota”, un piano folle che ci permette di fare satira su un certo nord.
Miniero: Qui c’è più che altro un confronto tra differenze. In realtà si trova un’intesa sul piano dei sentimenti. Si arriva a scoprire che il nord è bello ma non solo.

Una domanda per Paolo Rossi. Puoi raccontare qualcosa del personaggio di Palmisan che interpreti che sembra un po’ la parodia di  Marchionne?
Paolo Rossi: (ridendo) In  realtà io volevo fare Brunetta ma poi mi è riuscito di più Marchionne.Il secondo giorno di lavoro mi sono vestito e pettinato bene e sono entrato da solo nel grattacielo della Pirelli dove c’era la manifestazione della Fiom e dai loro sguardi mi sono costruito il personaggio. E poi da quando è uscito il trailer del film Marchionne ha cambiato look!

L’omaggio a Edinson Cavani è un’idea dello sceneggiatore, del regista o di Siani?
Miniero: Non vogliamo scegliere tra Cavani e Lavezzi.

Una domanda per Bisio: togliendo la Juve, il Napoli e il Milan possono contendersi lo scudetto?
Bisio: Mi piacerebbe incontrare Milan - Napoli all’ultima partita di campionato, si può fare, basta non arrivare con i “cugini” in mezzo alle scatole.
Miniero: Abbiamo girato durante due gare di Champions; Claudio non si è presentato, c’era Milan-Barcellona e lui si è fatto ospitare in una casa di un abitante del paesino di Piobbico dove stavamo girando.

Elena Bartoni

 


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